A SALERNO LE PALME SARANNO SOSTITUITE CON SUGHERI E OLIVI

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. aguaysal
     
    .

    User deleted


    SALERNO - Continua inesorabile la morìa delle palme del Lungomare Trieste. La battaglia ingaggiata da Biagio Scanniello, responsabile dei giardini pubblici di Salerno, si conclude con una disfatta simile a quella che ha colpito i giardini di Palermo, Alassio in Liguria e in altre città europee. Contro gli attacchi del Rhynchophorus ferrugineus, l’insetto che distrugge le palme delle Canarie, la scienza è purtroppo impotente. Anzi, il proliferare del punteruolo rosso è tale che con il passar del tempo ha perfezionato le sue tecniche di attacco: anche a Salerno le prime palme dactylifere cominciano a cadere sotto i morsi inclementi e celeri di questo coleottero che cresce e ingrassa all’interno del fusto dell’albero.

    «I fusti di tutte le tipologie di palme – spiega Biagio Scanniello – non sono fatti di legno ma di una speciale fibra dolciastra, quasi dallo stesso gusto del miele, di cui i nidi di coleotteri sono molto ghiotti. Quando il punteruolo si è insinuato nel tronco la fine è sicura e la diffusione dell’insetto raggiunge numeri straordinari». Da queste premesse fatte dall’esperto si chiarisce con precisione il fenomeno e gli ultimi abbattimenti di piante che a Salerno hanno preso la piega di un evento biblico, simile a quello delle cavallette che un tempo distruggevano i raccolti. Intanto da settembre a oggi l’epidemia si è estesa sia nei giardini pubblici che in quelli privati: se questi sono i numeri delle piante sradicate si può sostenere che il futuro delle palme nel salernitano è compromesso in maniera definitiva. Seguendo le preziose indicazioni del responsabile dei giardini pubblici abbiamo fatto il nostro viaggio nel cimitero delle palme cittadine. Il nostro itinerario ha inizio dal Lungomare Trieste: qui nel giro di qualche mese il numero dei tronchi di palme è passato da 64 a 85 mentre altre ancora dovranno prima o poi essere abbattute.

    A chi passeggia lungo i 1450 metri del Fronte del Mare ha impressione di aggirarsi in un paesaggio spettrale: i tronchi delle palme appaiono come fantasmi che declamano la loro triste fine. Lo stesso desolante spettacolo si può vedere nei giardini del Teatro Verdi e nella villa comunale. Ancora più straziante la scena diventa a Via Leucosia: nel viale della strada dei lidi storici di Mercatello 25 frondose palme sono state abbattute rendendo spoglio e miserabile il paesaggio. Qui gli abitanti del quartiere, con l’autorizzazione del comune, hanno tentato di migliorare la scena e con fantasia sui ceppi delle palme hanno sistemato un albero di Natale e piante grasse su un terriccio posto su un vecchio copertone. Dopo questa ricognizione forse vale la pena di fare il punto con Biagio Scanniello che sta preparando una nuova strategia per il lungomare e i giardini pubblici.

    «Il prossimo 22 gennaio sono stato invitato come relatore ufficiale dal comune di San Remo per parlare delle stragi del punteruolo rosso che nella vicina Alassio ha distrutto buona parte delle palme. In questi giorni, dopo una riunione con i miei collaboratori, incontrerò il sindaco Vincenzo De Luca per proporgli lo sradicamento delle rimanenti palme del lungomare. Al loro posto ho pensato di piantare alberi della flora mediterranea come il carrubo, il sughero e l’ulivo». «Naturalmente di questo progetto – si avvia a concludere il tecnico del comune – dovremo organizzare in città un convegno a cui inviteremo botanici, architetti e esperti del paesaggio per studiare un sistema che non pregiudichi la veduta della città a cui cittadini e visitatori si sono affezionati negli anni». D’altra parte Biagio Scanniello teme che il punteruolo rosso che finora ha risparmiato le palme washingtonia di Via Ligea possa in futuro attaccare anche questa specie. Sembra di capire che a Salerno il destino delle palme dopo secoli si avvii al suo epilogo. Se questi sono i fatti, anche Ricardo Bofill, che nel disegnare la nuova spiaggia del lungomare aveva previsto un viale di palme washingtonia, dovrà modificare il suo progetto.

     
    .
  2. ice.
     
    .

    User deleted


    ....desolante; perchè non pensare di piantumare altri tipi di palme....sembra che ne esistono parecchie immuni da questo coleottero.
    brhaea, jubaea, butia mi sembrano anche consone al paesaggio...

    Edited by ice. - 6/2/2010, 23:26
     
    .
1 replies since 15/1/2010, 23:09   381 views
  Share  
.